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Salita Canata, Legambiente prosegue la battaglia legale

Appellandosi al Consiglio di Stato

Legambiente, locale, regionale e nazionale, sostenuta da un ampio consenso di cittadini e abitanti del comune di Lerici, coerente alla propria missione di tutela dell’ambiente in tutte le sue forme, ritiene, appellandosi al Consiglio di Stato, di continuare l’azione legale che si contrappone al progetto di edificazione in salita Canata a Lerici.

Questo progetto, approvato dall’attuale amministrazione con delibera di giunta (nr.34 del marzo 2021), comprometterebbe definitivamente la qualità ambientale e il valore di un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, del suo uliveto di antico impianto razionale e dello stradello di rilevante valore storico e culturale che lo attraversa. All’inizio di luglio 2021, Legambiente si rivolge al TAR che, in prima istanza, accoglie il ricorso, sospendendo di fatto tutte le attività preparatorie ai lavori edificatori. La sospensione si protrae sino a fine novembre 2021, quando lo stesso tribunale amministrativo regionale, con sentenza 1026/2021, respinge il ricorso.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale, con delibera nr 46 del 30 settembre 2021, approva una variazione/aggiornamento, piuttosto corposo, al PUC, Piano urbanistico Comunale adottato nel 2002 e tuttora in vigore. L’aggiornamento, riporta la delibera, “… prevede come priorità assoluta l’integrazione della normativa del Piano Urbanistico vigente, con la specifica disciplina della LR 49/09 e smi (Piano Casa), completando preventivamente “l’acquisizione” della legge sul Piano Casa con una corsia preferenziale considerato che la legge già opera, in deroga alle previsioni del PUC, in maniera avulsa rispetto alle specificità paesistiche territoriali, soprattutto in relazione alle possibilità di delocalizzazione.

La preventiva acquisizione al “PUC” della disciplina del “pacchetto di norme” del c.d. Piano Casa consentirà di evitare compromissioni e l’alterazione casuale degli assetti territoriali-urbanistici esistenti e futuri …” Un parziale passo avanti! Forse! Sollecitata dal ricorso di Legambiente che mette in evidenza i danni della mancata integrazione nel PUC della legge regionale 49/09 (legge che nel tempo si è trasformata in uno strumento devastante per la pianificazione territoriale), l’amministrazione comunale si adopera per recuperare il ritardo di anni, non dopo avere rilasciato autorizzazioni edificatorie strettamente connesse alla LR 49/09 come quella di salita Canata.

Di tutto questo, l’aspetto che più ci preme sottolineare è e rimane la scarsa e insufficiente sensibilità, di questa come di altre amministrazione limitrofe, riguardo la tutela del territorio e la capacità di gestione del capitale naturale e culturale che lo costituisce. E questo non aiuta certo a migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e formare un contesto sociale equo, giusto e solidale (obiettivo 11 dell’agenda 2030 dell’ONU) Nel suo rapporto annuale sul consumo di suolo, ISPRA conferma la criticità del fenomeno nelle zone periurbane e urbane con quasi 2 mq al secondo di suolo perso.

Il degrado del territorio e la perdita di funzioni dei nostri ecosistemi, continuano ad un ritmo non sostenibile con conseguenti danni all’ambiente e costi economici dell’ordine di miliardi di euro che si accumulano nel tempo. Nel contempo, i dati ISTAT al primo gennaio 2022 evidenziano un decremento costante della popolazione a fronte di un incremento a due cifre delle attività edificatorie in termini di nuovi edifici residenziali e industriali e Lerici non fa eccezione! In dieci anni si è passati dai 10071 residenti del 2011 agli attuali 9648 con una perdita del 4,3%. E non si è smesso di costruire nuove abitazioni Ci sembra che ci sia una scarsa conoscenza, da parte degli amministratori, del già avvenuto sfruttamento del territorio. A piani urbanistici obsoleti, fondati su previsioni insediative e sviluppi demografici sbagliati o completamente mutati, si somma un’idea di sviluppo basata su parcheggi, tavolini e seconde case, con una perdita sistematica di spazi pubblici, di luoghi e risorse per la vita sociale dei giovani, per l’invecchiamento attivo, per la formazione permanente dei cittadini, per una società inclusiva, per la creatività e l’espressione artistica.

LEGAMBIENTE Lerici
Giovanni Cortelezzi

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