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Festival Nuove Terre, una settimana di riflessione e risate tra mare ed entroterra In evidenza

Laboratori e spettacoli a Varese Ligure, Deiva Marina, Sesta Godano e Framura. 

Divertimento e impegno sono le coordinate dell’intenso programma proposto da Officine Papage per Nuove terre da lunedì 1 a giovedì 4 agosto.

“Il pelo nell’uovo” di Ribalta Teatro affronta con surreale ironia il tema, sempre pieno di sorprese, del cibo sostenibile (Varese Ligure, 1° agosto).

“Liberatutti” di Michelangelo Frola e Marta Abate (Deiva Marina, 2 agosto) si interroga sul senso del gioco in un mondo dove vincere sembra ormai molto più importante che partecipare.

La quotidianità e il presente irrompono anche nell’immaginario di Flaubert, rivisitato in chiave piemontese da Lorena Senestro in “Madama Bovary” (Sesta Godano, 3 agosto), successo storico del Teatro della Caduta.

Si torna sul fronte ecologico con uno degli appuntamenti più attesi del festival, quello con Babilonia Teatri e il suo “Mulinobianco. Back to the green future” (Framura, 4 agosto).

Gli spettacoli di Varese Ligure, Deiva Marina e Sesta Godano saranno preceduti alle 17.30 da un laboratorio teatrale dedicato a bambine e bambini. 

 

Lunedì 1° agosto 2022 h 21.30 (ingresso libero) 
VARESE LIGURE, Borgorotondo 
La Ribalta Teatro / IL PELO NELL’UOVO 
Drammaturgia Luca Oldani. Regia Alberto Ierardi, Giorgio Vierda, Luca Oldani.
Con Alberto Ierardi e Giorgio Vierda 

Stando a ciò che scriveva Feuerbach nel 1862 “L’uomo è ciò che mangia”, oggi dovremmo essere qualcosa che assomiglia ad una creatura obesa,  le cui zampe cedono sotto un peso cinque volte superiore alla norma, che vive a pochi centimetri dalle montagne di escrementi che produce solo grazie al fatto di trovarsi costantemente sollevata da terra, in virtù della pressione da ogni lato esercitata da corpi di propri simili e causata del sovraffollamento dell’ambiente in cui vive, in un tempo senza più notti né riposo. Questa creatura è.... uno dei 24 miliardi di polli allevati ogni anno sul nostro pianeta. Il rapporto tra essere umano e cibo è la sfida del nostro tempo presente: carne viva contro carne morta, abitudine contro mutamento, costume e società, tradizioni, Nonostante il volto orribile dell’allevamento intensivo, il nostro rapporto con il cibo rimane prima di tutto molto “umano”, e frutto di una relazione profonda, intima e rituale ecco perché il palcoscenico può divenire un campo di battaglia al fianco del cambiamento necessario delle abitudini alimentari. 

 

Martedì 2 agosto 2022 h 21.30 (ingresso libero) 
DEIVA MARINA, Piazza Bollo 
ScenaMadre / LIBERATUTTI 
Regia e drammaturgia Michelangelo Frola e Marta Abate. Con Simone Benelli, Damiano Grondona/Francesco Fontana, Nino Lechevalier, Chiara Leugio, Sofia Pagano Soares. 

Tutti gli animali giocano. Perché sprecano energie e corrono dei rischi per giocare, quando potrebbero starsene tranquilli e al sicuro nella loro tana? Secondo il filosofo e naturalista Karl Groos, il gioco è un mezzo che ci insegna a stare insieme agli altri, ad apprendere ed esercitare quelle abilità sociali che ci serviranno nel corso della vita e gli esseri umani, dipendendo meno dal semplice istinto, sono la specie che gioca di più. I giochi, dunque, sono molto più che un passatempo infantile. Sono una parte essenziale della vita sociale.  

Ma nel nostro presente la loro natura rischia di essere snaturata, poiché tendono ad essere sempre più istituzionalizzati e meno creativi. La partecipazione diventa secondaria a causa della spettacolarizzazione sui media e sui social. La predominanza dello sport professionistico, con il suo incorporare la competizione all’interno di rigide strutture di regole, è in se stessa un fenomeno contemporaneo, che indica i nostri valori sociali e culturali. È questo il presente che vogliamo? L’unico presente possibile?  

 

Mercoledì 3 agosto 2022 h 21.30 (ingresso libero) 
SESTA GODANO, Aia della Corte 
Teatro della Caduta / MADAMA BOVARY 
Scritto e interpretato da Lorena Senestro 
Liberamente ispirato a “Madame Bovary” di Gustave Flaubert con brani tratti da Guido Gozzano 
Regia Massimo Betti Merlin e Marco Bianchini 

L’universo di Flaubert e l’ambientazione di Madame Bovary sono prossimi alla bruma che aleggia sui prati della pianura padana, ai personaggi che popolano una certa piemontesità. Individuano i caratteri propri della vita di provincia, la provincia nella sua dimensione assoluta, esistenziale. 

Lorena Senestro reinventa una Emma Bovary dei nostri giorni, in chiave piemontese. I personaggi e le atmosfere del romanzo, oltre che per bocca di Flaubert, sono rievocate attraverso versi di Guido Gozzano e filtrate dall’autobiografia dell’attrice – che è anche autrice del testo. Lo spettacolo pone al centro l’attore e le sue potenzialità espressive, alla riscoperta della modernità e della forza evocativa dei classici della letteratura a teatro. Coniuga nuova drammaturgia e teatro d’attore, sperimentazione linguistica e tradizione dialettale. Affronta tematiche di attualità: la paura di agire; le false chimere; la dialettica tra città e provincia, tra nuovo e tradizione. Attraverso un’altalena di sensazioni, situazioni e registri, lo spettatore viene condotto in un mondo inventato, generato dall’immaginazione creatrice di Emma Bovary.  

 

Giovedì 4 agosto 2022, h 21.30 (biglietti €5) 
Framura Loc. Costa, Piazza della Chiesa 
Babilonia Teatri / MULINOBIANCO. Back to the green future 
Di Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Con Ettore Castellani e Orlando Castellani e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton 

Compagnia conosciuta sia in Italia che all’estero, vincitrice del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia e di molti altri premi, Babilonia Teatri porta in scena un lavoro di ricerca sviluppato a partire da una profonda riflessione su tematiche a carattere ambientale e non solo. Due ragazzini (figli della stessa coppia d’arte che costituisce la compagnia, Enrico Castellani e Valeria Raimondi), parlano ad una platea di adulti per raccontare il loro punto di vista sul futuro del mondo, e fanno molte domande. “Partiamo da qui – dichiarano i due registi - da queste domande, che non possono nemmeno essere definite provocazioni, perché sono domande reali, che ci accompagnano e ci assillano, a cui rivolgiamo attenzione a volte e che fingiamo di non udire altre, per costruire uno spettacolo che condiva col pubblico le nostre domande. Per approfondire temi e questioni che ci sono cari. Che non crediamo abbiano una sola risposta, ma che non possiamo accantonare per questa ragione”.  

 

INFO:
Officine Papage 
371/4612350
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
www.officinepapage.it

 

BIGLIETTI: Ingresso gratuito a tutti gli eventi, tranne per lo spettacolo di Babilonia Teatri a Framura (€ 5,00) 

 

 

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