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Caro bollette, interrogazione urgente del M5S alla Commissione europea

Per possibile violazione della normativa europea da parte dei fornitori di energia elettrica in Italia. 

 "Alcune piccole imprese liguri hanno riportato di aver ricevuto dai propri fornitori di energia elettrica un'ingiunzione di pagamento di entità importante. Secondo i documenti ricevuti e visionati, si chiede alle aziende di corrispondere il pagamento di un importo di diverse decine di migliaia di euro a titolo di "cauzione" a garanzia del pagamento delle future utenze energetiche. Alle imprese viene intimato inoltre di corrispondere direttamente tali importi entro poche settimane, pena la risoluzione dei contratti in essere".

Così, la capodelegazione del gruppo M5S al Parlamento europeo Tiziana Beghin, che dopo aver ricevuto la segnalazione dalla Liguria, ha depositato un'interrogazione urgente. Alla Commissione chiede "se ritiene che il comportamento di questi fornitori di energia sia compatibile con la normativa europea e in particolare con le regole del mercato interno".

"Nell'imporre queste condizioni vessatorie – prosegue l'europarlamentare - i fornitori di energia sono consapevoli dell'impossibilità per i clienti di stipulare nuovi contratti di fornitura a condizioni migliori di quelle a cui già hanno accesso, dal momento che esse derivano da contratti negoziati prima dell'emergenza energetica. Poiché in Italia stanno operando in questa maniera, chiediamo dunque alla Commissione se non ritenga opportuno investigare sull'esistenza di un cartello a norma dell'articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE)".

"Al netto di eventuali clausole, le richieste dei fornitori in questo particolare momento emergenziale risultano vessatorie e rischiano di soffocare quanti cercano di resistere nonostante la crisi", chiosa il capogruppo regionale Fabio Tosi, che poi avvisa: "Attenzione anche ai prezzi dell'energia elettrica e del gas naturale: sono finiti infatti sotto la lente dell'Antitrust, che ha avviato quattro procedimenti istruttori nei confronti di alcuni fornitori. Ricordiamo che eventuali modifiche del prezzo di fornitura sarebbero in contrasto con il Dl Aiuti bis, che le congela fino al 30 aprile 2023. Invitiamo i cittadini a segnalare le anomalie del caso".

 

 

 

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