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Locazione e noleggio unità da diporto in AMP, PD: "Presenteremo in Consiglio un testo per una discussione a 360 gradi sul tema" In evidenza

La nota del gruppo consiliare del PD spezzino.

"Il problema della pluriennalità delle autorizzazioni all'esercizio delle attività di locazione o noleggio delle unità da diporto nell' APM delle Cinque Terre esiste, per questa ragione ieri abbiamo cercato di modificare il testo della maggioranza - che comunque sarebbe stato approvato - migliorandolo e cercando di smontare la convinzione per cui all'aumentare della domanda debba necessariamente corrispondere un aumento delle autorizzazioni, a scapito dell'area marina protetta", così in una nota il gruppo consiliare del PD.

"Concordiamo quindi con la necessità di avviare un percorso condiviso per far sì che le autorizzazioni possano essere pluriennali, consentendo così maggiori investimenti e un miglioramento anche in termini di sostenibilità, ma riteniamo che questa misura debba necessariamente essere accompagnata da prescrizioni di tipo qualitativo sia rispetto ad emissioni e compatibilità ambientale, sia rispetto al tipo di occupazione favorito dagli operatori. 

Siamo convinti che per questo tipo di discussione non sarà sufficiente chiedere di intervenire nell'ambito del disciplinare integrativo. 

Infatti, nonostante la maggioranza si sia affrettata a presentare la propria mozione e a ribadire a gran voce la propria posizione il proprio sostegno alle realtà che chiedono di poter accedere al bando, il disciplinare è già stato approvato all'unanimità non soltanto dal Consiglio Direttivo del Parco, anche grazie al voto favorevole dell'on. Frijia, che in quel contesto rappresenta il Comune, ma anche dal Ministero dell'Ambiente a guida FI che ha dato il proprio nulla osta.

Sarà necessario essere seri,dapprima lavorando per una modifica del Regolamento di esecuzione ed organizzazione dell'Area Marina Protetta, e poi prendendo consapevolezza del fatto che soltanto una redistribuzione dei flussi turistici può tenere insieme da un lato le istanze delle imprese che intendono affacciarsi a questo mercato e dall'altro lato l'alleggerimento del traffico marittimo nell'area marina protetta, che come dimostrano incontrovertibilmente i dati post-Covid sta subendo una pressione ai limiti della sua sopravvivenza e tutela. 

Nel Convegno sul turismo del primo aprile la ministra Santanchè ha toccato almeno a parole questo tema, e questo potevo essere il primo appuntamento utile per concretizzare e dare un segnale, ma è stata di fatto un'occasione persa. L'ennesima dimostrazione dell'inadeguatezza nella programmazione e nella visione di un territorio che avrebbe bisogno di ben altro approccio. 

Questo testo resta insufficiente, per questo ci impegniamo a presentare nelle prossime settimane un testo che porti in Consiglio una discussione sul tema a 360 gradi".

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