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Dalla Spezia parte Teta: sequestrata alla malavita oggi contribuisce alla tutela marina In evidenza

di Ginevra Masciullo - Il mare protagonista nell’itinerario che toccherà i siti marini più ricchi di biodiversità, dalla Spezia parte la barca a vela Teta.

È stata presentata presso il Circolo Ufficiali della Spezia la campagna velica nel mar Tirreno che vede il coordinamento a cura di Triton Research, il sostegno operativo della Lega Navale Italiana nell’ambito del progetto LIFE-A-MAR NATURA 2000. La barca a vela parte proprio dalla Spezia e inizierà il suo giro all’insegna dell’esplorazione della biodiversità e dal 15 maggio al 28 giugno toccherà oltre 30 siti marini tra Liguria, Sicilia, Toscana, Sardegna e Lazio.

All’interno del progetto sono previsti anche eventi a terra in 12 tappe, 14 visite guidate, 12 eventi partecipati, 2 conferenze stampa organizzate da Federparchi e 5 eventi organizzati da Lipu. Dalla Spezia prenderà il largo la barca a vela Teta, sequestrata alla criminalità organizzata come le altre imbarcazioni, e affidata dall’autorità giudiziaria alla Lega Navale Italiana che l’ha messa al servizio della campagna. Nel nostro territorio le tappe saranno i fondali di Punta Mesco, Riomaggiore e Lerici.

Il contributo nella logistica della Lega Navale è molto significativo, soprattutto perchè all’interno del progetto le imbarcazioni assumono un nuovo valore: “Come Lega Navale mettiamo gli equipaggi e le barche sequestrate alla malavita, si tratta di barche che venivano utilizzate dalla criminalità organizzata e che oggi invece diventano fondamentale per il monitoraggio del territorio e per la salvaguardia dei parchi marini e naturali -spiega l’amm. Donato Marzano Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana- per noi la protezione dell’ambiente marino è fondamentale, per noi è una missione che portiamo avanti con la sensibilizzazione nelle scuole e la pulizia dei fondali.”

Tra gli scopi di questo progetto anche la divulgazione per quanto concerne le aree marine protette, che spesso sono nominate, ma di fatto non se ne approfondisce la conoscenza. A sottolineare questo aspetto è Raffaele Grandi, fondatore di Triton Research: “Life-a-mar Natura 2000 nasce dal sogno di far conoscere a tutti la bellezza naturale italiana, tanti parlano di mare, ma pochi conoscono davvero le aree marine naturali che abbiamo nel nostro paese.”

La natura sarà protagonista, soprattutto perché per il futuro abbiamo, come afferma Luca Santini, presidente Federparchi, delle prescrizioni da seguire: “La Comunità europea ci sta chiedendo di arrivare al 30% del territorio marino protetto, ad oggi siamo al 16% per questo è importante fare sensibilizzazione per raggiungere questo obiettivo.” Il progetto è finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea e tra gli altri partner troviamo Lipu e Fundaciòn Biodiversidad.

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