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Olivia 5 anni, dona la sua treccia per le donne che fanno la chemio In evidenza

di Alice Tintori – Un grande gesto di solidarietà tramite la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT).

Gazzetta della Spezia inizia oggi un viaggio conoscitivo nel mondo del volontariato per dare voce ai gesti silenziosi di molti volontari che dedicano il loro tempo ad aiutare persone che ne hanno necessità.
Gesti quotidiani oppure occasionali, piccoli oppure grandi, ma tutti accomunati dal valore della solidarietà, dal desiderio di aiutare chi ha bisogno.

Ci ha colpito la storia di Olivia, una bambina di soli cinque anni che ha fatto un gesto speciale. Ha donato, tramite la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), la sua bellissima treccia di capelli per offrire un sorriso a chi non ha la possibilità di avere i propri capelli.

LILT è un Ente Pubblico su base associativa con sede a Roma, vigilato dal Ministero della Salute, ed articolato in 106 Associazioni Provinciali. Opera senza fini di lucro, ha il compito primario di diffondere la "cultura della prevenzione" come metodo di vita.
Tra i servizi offerti dall’associazione, c’è la fornitura gratuita di parrucche per chi ne ha la necessità.

Abbiamo appreso la notizia di Olivia dai social network e ci ha colpito così tanto che non potevamo non diffonderla tra i nostri lettori, perché è la dimostrazione di quanto la sensibilità verso gli altri e la cultura della generosità possano essere insegnate ed apprese fin da bambini, con piccoli ma grandi gesti.

Abbiamo così contattato la Dott.ssa Laura Lombardi, Presidente di LILT La Spezia, e, tramite lei, abbiamo intervistato il papà di Olivia.

Ci racconta come è nato il gesto di sua figlia Olivia di donare i suoi capelli? Come è maturata la sensibilità necessaria per fare un tale gesto a soli cinque anni?
Olivia, che non si era mai tagliata i capelli in vita sua, aveva deciso di tagliarli. La famiglia le ha fatto sapere che, invece che sprecare la sua bella treccia, avrebbe potuto donarla. Lei ha fatto molte domande, si è dimostrata molto interessata, ha capito ed è stata felice di poter aiutare persone che, avendo dei problemi, non potevano avere i propri capelli.
Vorremmo sottolineare il fatto che questa possibilità è ad oggi molto poco conosciuta, c’è poca consapevolezza e ci sono pochissimi parrucchieri e parrucchiere che lo fanno. Crediamo che si debba arrivare ad avere una maggiore sensibilità e diffusione di questo gesto, sia da parte della popolazione che da parte degli addetti ai lavori. È un gesto di “riciclo creativo” e soprattutto di valore sociale e culturale.

Il gesto è stato fatto in favore di una donna o bambina che conoscete oppure è rivolto a chiunque ne abbia bisogno?
No, il gesto non è rivolto a qualcuno in particolare, sarà LILT a decidere come utilizzare la treccia di capelli di Olivia.

Come ha influito la famiglia sulla scelta di Olivia?
Le abbiamo detto che c’era l’opportunità di donare i suoi capelli invece di buttarli. Non l’abbiamo forzata in alcun modo ma solo informata. È stata poi lei a decidere in autonomia.

Dopo il taglio dei capelli, Olivia si è pentita o è rimasta soddisfatta del suo gesto?
Olivia è stata molto entusiasta e soddisfatta, molto orgogliosa di poter fare la foto con la treccia tagliata e di sapere che il suo gesto avrebbe fatto del bene a qualcuno.

Quali sono state le reazioni delle amiche e compagni di gioco di Olivia?
All’asilo è stata la notizia del giorno tra le sue amichette e i suoi amichetti. Lei ha raccontato che i suoi capelli sarebbero stati donati e tutti sono rimasti molto incuriositi e colpiti da questo gesto. E così ora una cinquantina di bambini sanno che esiste questa possibilità, e speriamo che il gesto di Olivia possa essere emulato anche da altri.

Consiglierebbe ad altri genitori di proporre ai propri figli/figlie lo stesso gesto?
Noi consiglieremmo ai genitori di far conoscere ai propri figli questa possibilità di donare. Crediamo che sia un bel gesto, che va nella direzione giusta di creare sensibilità e consapevolezza fin da bambini. E poi è l’occasione per iniziare a parlare ai bambini di temi importanti, come quello dei tumori e delle malattie. Generalmente la malattia la si racconta quando colpisce in casa. Invece questa per noi è stata un’occasione, in un contesto più neutrale, di poter raccontare che esistono le malattie e quanto sia importante la prevenzione. Insomma, un’occasione di crescita.


All’intervista col papà di Olivia ha partecipato anche Laura Lombardi, Presidente di LILT La Spezia che, in merito alle attività che l’Ente promuove nella nostra provincia, spiega: "L’associazione provinciale LILT della Spezia due anni fa, grazie ad una parrucchiera volontaria, ha dato vita al progetto “IO DONNA SEMPRE” che offre parrucche in comodato d’uso gratuito alle pazienti oncologiche.
Da allora abbiamo raccolto molte donazioni di parrucche da privati cittadini ed associazioni locali ed abbiamo iniziato a raccogliere anche donazioni di capelli che spediamo ad un’azienda specializzata che a sua volta ci ricambia con parrucche. Come sappiamo alcuni trattamenti possono causare la caduta dei capelli, per questo motivo la parrucca diventa una vera e propria necessità nelle relazioni della vita quotidiana, necessità che serve per alleviare una condizione di grave disagio psicologico. Abbiamo ricevuto moltissime
donazioni grazie anche alla collaborazione di altri parrucchieri della provincia e non solo, creando una fitta rete di solidarietà.
Tutti possono donare i propri capelli tagliandoli ovunque lo desiderino e spedendoli alla nostra associazione contattandoci tramite la pagina Facebook e noi ci occuperemo della spedizione dei capelli una volta raggiunto il peso per poter ottenere una parrucca".

La Presidente sottolinea che tutti i parrucchieri interessati possono contattare la LILT per avere tutte le informazioni su come partecipare a questa iniziativa di grande solidarietà.

 

A sinistra una foto di repertorio a destra Olivia prima del taglio.

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