Significativa la presenza di studenti "al servizio degli ultimi".
Dal 12 al 15 giugno 2025, la collina di Gaggiola alla Spezia tornerà a riempirsi di voci, sorrisi e spiritualità per la tradizionale Festa di Sant'Antonio, una celebrazione che unisce il rito religioso alla solidarietà concreta, con una comunità sempre più partecipe e coinvolta.
Il cuore della festa sarà, come da tradizione, il 13 giugno, giorno in cui la Chiesa celebra il Santo di Padova. Dalle ore 7 alle 21, in Santuario, si terranno Sante Messe ogni ora, con momenti particolarmente significativi alle 16, quando presiederà il parroco, e alle 18, con la presenza del Vescovo diocesano, monsignor Luigi Ernesto Palletti. La benedizione dei bambini si svolgerà ogni ora e nei giorni 13, 14 e 15 sarà prevista anche la Messa serale alle 21. I giorni precedenti saranno dedicati al triduo di preparazione, con appuntamento alle 18 il 10, 11 e 12 giugno, guidati da fra' Enzo Maggioni, già Ministro provinciale.
Accanto al cammino spirituale, la festa ospita una sagra popolare che negli anni è diventata punto di riferimento per molti spezzini. Il Banco gastronomico (coordinato sempre da Cristina Giovannetti), il Mercatino missionario e la tradizionale pesca di beneficenza animeranno il piazzale con colori, profumi e storie che arrivano da tutto il mondo: sulle bancarelle si troveranno oggetti di arte sacra, manufatti etnici e prodotti delle missioni francescane, testimonianza viva della presenza dei frati nei contesti più difficili del pianeta.
Ma a rendere davvero speciale questa festa è la partecipazione delle giovani generazioni. Da 15 anni, infatti, gli studenti del Liceo Mazzini servono ai tavoli della sagra nell'ambito del progetto educativo "La povertà dietro l'angolo", ideato dalla prof.ssa Lia Anselmi insieme a fra Giacomo Massa, missionario francescano, e oggi coordinato anche dalla prof.ssa Stefania Lari.
Un'esperienza formativa che avvicina i giovani al senso autentico del servizio, offrendo loro la possibilità di incontrare concretamente chi vive in difficoltà.
"L'esperienza di vita di S. Antonio ci insegna che Dio ha fiducia in noi e che la sua voce e la sua grazia ci possono guidare anche in questi tempi difficili di violenza e di guerre", scrive fra Almiro Modonesi nella lettera che accompagna l'invito alla festa. E aggiunge: "Per questo ci possiamo trovare sulla collina di Gaggiola per dire la nostra fiducia nell'azione del Signore nel cuore degli uomini e per chiedere l'intercessione di S. Antonio perché la misericordia di Dio si manifesti ancora nel nostro oggi".
Proprio nel segno della misericordia, la festa sostiene anche quest'anno la Mensa Sant'Antonio e le missioni francescane in Burundi, la cui guida è passata da Padre Giacomo a Debora Catarozzolo, in particolare il villaggio di Kayongozi, dove grazie ai contributi raccolti si garantisce accesso ad acqua, energia, strutture scolastiche e sanitarie. Solo nel 2024, a Gaggiola sono stati distribuiti oltre 16.000 pasti, ospitate persone in difficoltà e offerti servizi fondamentali come docce, guardaroba e assistenza.
Categoria Cronaca La Spezia
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