Lo Spezia riparte da D'Angelo: “Nessun paragone con lo scorso anno. Mercato? E' ancora lungo”

di Luca Vaccaro - Le parole di mister Luca D'Angelo al termine di Spezia - Sestri Levante, ultima amichevole della pre-season

«Le due amichevoli in ritiro sono sempre difficili da valutare: sia a livello fisico che motivazionale non si è al massimo, però mettere minuti e giocare è sempre allenante. Vlahovic? Per la Coppa Italia non lo so, per il campionato sì». Dopo l’ultima amichevole dello Spezia, giocata contro il Sestri Levante, mister Luca D’Angelo ha analizzato la partita e fatto il punto sul momento della squadra, tra mercato, preparazione e obiettivi stagionali.

«La società ha chiesto di abbassare il monte ingaggi. Alcuni giocatori sono sul mercato: il mercato è molto lungo, dobbiamo vedere come si sviluppa - ha dichiarato il tecnico. - Più o meno forti dell'anno scorso? Lo dirà il campo. Abbiamo perso giocatori come Elia, Reca, Bertola, Pio… tutti titolari. Però lo sapevamo: è il campo che decide quale squadra sia più forte, e a priori è impossibile dirlo. Non dobbiamo fare paragoni: l’anno scorso non eravamo neanche annoverati tra le favorite per i play-off, e invece siamo arrivati terzi e in finale».


Tutto pronto per la ripartenza. «La pressione c’è sempre. Le squadre ripartono tutte da zero: dimentichiamo lo scorso campionato. L’errore sarebbe paragonare, tenendo conto che la Serie B è particolare: ogni anno alcune squadre che sembrano poter dominare soffrono, come lo Spezia due anni fa o la Samp, il Frosinone e la Salernitana lo scorso anno. Tutte accreditate per un campionato diverso. Del calendario conosco solo prima e ultima giornata: si inizia subito forte, poi non so. Ora pensiamo alla Samp, poi alla Carrarese».


Nuove soluzioni. «In ritiro cerchiamo di fare diverse cose, non troppe rispetto all’anno scorso, ma che ci diano alternative sulla solita base, ossia tre difensori e cinque centrocampisti. Comotto è giovane, ha 17 anni: è la sua prima esperienza in uno spogliatoio di adulti. Tra Primavera e Serie B c’è una distanza notevole. Ha buone qualità, però leggo troppi articoli su di lui, e questo non fa il bene del ragazzo. Parlare sempre di un 17enne che ha giocato 30 partite in Primavera come se potesse far svoltare lo Spezia credo sia eccessivo. I riflettori vanno spenti: esce dalla Primavera e va a completare un reparto già completo. Spegnerei i fari, se possibile».


La ripartenza di Di Serio e Zurkowski. «Di Serio è un giocatore che a me piace: non ha limiti calcistici, ma a volte si fa troppi problemi quando non segna. Fa comunque un lavoro utilissimo, a prescindere dai gol. Zurkowski ha tutto per giocare anche da quinto: forza, corsa, inserimento. In questo momento non abbiamo abbondanza e questa è una soluzione attuabile. Lui la fa volentieri».

Possibili nuovi innesti. «La proprietà è stata chiara. Intanto ringraziamoli: ad aprile non eravamo messi bene e ci hanno salvato. Non va dimenticato, e anche ora stanno facendo sforzi importanti. Se usciranno determinati giocatori che non rientrano nei piani, qualcosa faremo; altrimenti dovremo restare così. Abbiamo fatto una scelta: quattro attaccanti, e saranno quelli visti in questi mesi. Beruatto? È un bel ragazzo (ride, ndr)».

 






 

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