La Spezia ospita "EPPURE ESISTIAMO: voci di testimonianza sull'inferno a Gaza": testimonianze dirette…

di Francesca Tarantino - Un incontro promosso da Associazione Spazio Futuro e Amnesty International per riflettere sulla crisi umanitaria a Gaza.

All'ex cinema Diana, il 24 novembre alle ore 18:30 operatori umanitari e attivisti racconteranno la realtà del conflitto e l'urgenza di una partecipazione consapevole. L'evento vedrà la partecipazione di Gennaro Guidetti, operatore umanitario per le Nazioni Unite, Tina Marinari, coordinatore campagne Amnesty International, e in collegamento Martina Marchiò, responsabile Medica di Medici Senza Frontiere.


Un evento per la città

La Spezia si conferma crocevia di dibattito e sensibilizzazione grazie all'Associazione Spazio Futuro, nata circa un anno fa con sede nell'ex cinema Diana. L'associazione, guidata da Fabio Michele, ha già portato in città figure di rilievo come Nicola Gratteri, coinvolgendo scuole e cittadinanza su temi sociali cruciali.




Questa volta l'attenzione si è concentrata sulla crisi di Gaza, con l'obiettivo di trasformare numeri e immagini televisive in volti e storie reali, stimolando una riflessione collettiva.



Amnesty International ritorna alla Spezia con un nuovo rapporto riguardante il genocidio che si sta consumando a Gaza, dopo la presentazione dello scorso 5 dicembre 2024 sullo studio sull'apartheid palestinese. Durante l'evento relatori come Gennaro Giudetti, Martina Marchiò e Tina Marinari porteranno esperienze dirette dal territorio e dagli ospedali, raccontando la drammatica mancanza di cibo, acqua e cure mediche.



La vicepresidente di Amnesty Liguria, Valentina Bosello, ha sottolineato come il diritto internazionale sia stato totalmente ignorato e come sia necessario chiedere responsabilità per i crimini di guerra.

Giornalismo e attivismo: informazione come resistenza

Durante la presentazione dell'evento è stata sottolineata l'importanza dell'informazione. Molti giornalisti, infatti, hanno perso la vita a Gaza per documentare la realtà, dimostrando che "il giornalismo non è reato, l'attivismo non è un reato, salvare vite non è un reato", ha dichiarato Valentina Bosello.

Gli operatori umanitari presenti mostreranno come i social media possano diventare strumenti di comunicazione immediata, capaci anche di avvicinare i giovani a una realtà spesso filtrata dai media tradizionali, rendendoli più consapevoli.


Gli organizzatori hanno ribadito l'importanza della partecipazione attiva, anche attraverso il voto, e la necessità di mantenere alta l'attenzione su Gaza. "Non ci può essere pace senza giustizia" è stato il messaggio conclusivo di Valentina Bosello, rivolto soprattutto alle nuove generazioni.

La conferenza rappresenterà un momento di confronto diretto, un invito a trasformare la sensibilità in azione concreta.






 

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